City

Rome

Specialty

stilista per le donne, stilista di moda

Introduction

La sua vita è stata segnata dalla relazione con lo stilista Gianni Versace. I due si incontrarono nel 1982 e incominciarono una relazione che durò fino al 1997, data della morte di Versace. Per tutto questo periodo, D'Amico contribuì alle creazioni della linea sportiva della Versace.

Il testamento del compagno lascia a D'Amico un vitalizio di 50 milioni di lire al mese (25.820€) ed il diritto di vivere nelle case già di Versace in Italia e negli USA. Decise però di non abitare nelle case di Gianni Versace e di non usufrire del vitalizio a cadenza mensile, preferendo farsi liquidare anticipatamente quanto spettantegli in un'unica soluzione. Con questo capitale monetario fondò una casa di moda che portava il proprio nome diventando quindi imprenditore-stilista.

La casa di abbigliamento Antonio D'Amico aveva sede e showroom a Milano, ma nonostante l'ottimo iniziale riscontro di ordinativi, ha cessato l'attività dopo tre anni a causa di difficoltà gestionali-manageriali.

Dal 2002 a Manerba del Garda (Bs) avvia e gestisce assieme ad alcuni soci il ristorante "La Carera".

In seguito alla chiusura del ristorante, D'Amico si dedica alla attività di artista-designer.

Nel 2018 lancia una nuova linea di abbigliamento ispirata al gioco del golf, che si chiama Antonio D'Amico Golf.
Laura Laurenzi, Liberi di amare, Rizzoli Milano 2006 ISBN 8817010375 (capitolo: "Gianni Versace e Antonio D'Amico").
Mario Guarino, Versace versus Versace, Fabio Croce, Roma 2003.
Rody Mirri, It's your song: Gianni Versace e Antonio D'Amico: quindici anni di vita insieme Vannini, Gussago 2007.

Antonio D'Amico
Antonio D'Amico
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